Lettera del nostro Presidente ai Colleghi

Carissimi Colleghi,

ho esitato a scriverVi sino ad oggi nella speranza di individuare le
parole giuste per mitigare le preoccupazioni familiari e lavorative che
stiamo affrontando. Purtroppo non le ho trovate, e non conosco quali
ripercussioni la pandemia avrà sulla nostra professione.

I Presidenti Nazionali riuniti nella Rete delle Professioni Tecniche
sono in contatto costante per definire quali strategie comuni adottare a
tutela degli iscritti e il nostro Ordine provvedrà a tenervi informati,
anche se oggi, oltre che Architetti é prioritario sentirsi Italiani,
parte di una comunità e costruire la ripartenza cercando di essere
innanzitutto cittadini migliori.

Se come dicono gli economisti la perdita nazionale del fermo produttivo
sarà intorno ai 700 miliardi di euro, il vettore per la ripresa non
potrà essere costituito da misure parziali o da palliativi quali gli
incentivi statali per gruppi d’appartenenza di cui si sta parlando in
questi giorni, ma una radicale modifica del Sistema Italia.

Bisogna riflettere da subito sul dopo pandemia e creare da subito gli
strumenti che consentano di intercettare ogni opportunità di
lungimirante efficienza economica e produttiva.

Possiamo immaginare e chiedere che questo cataclisma ci dia la
consapevolezza di scoprirci generosi, propensi alla collaborazione,
lontani dai particolarismi e faccia rafforzare quei principi etici nella
collettività che consentano finalmente alle norme di essere poche e
chiare per esprimere finalità e non complessi articolati con cavilli
costantemente in deroga.

Sessanta milioni di Italiani disposti a modificare tutte le loro
abitudini, ridurre le loro libertà per il bene comune sono una
inestimabile risorsa su cui scommettere per ricostruire un solido
inaspettato futuro.

Aver affrontato la più grande emergenza non con imposizioni autoritarie,
ma soprattutto con l’efficacia della persuasione, può rappresentare la
‘chiave di volta’ su cui fare forza per riuscire a superare il dominio
di un approccio pesantemente burocratico e valorizzare in modo
esponenziale le risorse e le competenze sino ad oggi compresse.

Questo è il mio augurio per tutti noi

Teresa De Montis
Presidente OAPPC di Cagliari e Sud Sardegna

2020/03/17